LITTORIA LIBERA, NASCE LATINA
La mozione PD che chiede la celebrazione della Liberazione di Littoria del 25 maggio 1944 viene rinviata per la seconda volta in consiglio comunale. Daniela Fiore condivide qualche riflessione
Il 25 maggio 1944 segna un capitolo cruciale nella storia di Latina. È il momento in cui gli alleati liberarono la città, allora conosciuta come Littoria, dall'oppressione nazifascista – un evento che avvenne ben 11 mesi prima di quella che oggi celebriamo come la Festa della Liberazione nazionale, ovvero il 25 aprile 1945.
Perché parlo di importanza simbolica? Littoria era vista come l'emblema del regime fascista, un simbolo del suo potere autoritario e della sua oppressiva dittatura. Oggi, con la presentazione di questa mozione, miriamo a rivendicare e ristabilire la memoria storica di Latina, una città dalla storia breve ma densa, con alcune sue parti che troppo a lungo sono state avvolte nell'oblio. Che diventa ancor più imperdonabile man mano che ci avviciniamo al centenario della nostra fondazione, perché si tratta di un momento che ha segnato un nuovo corso per la nostra comunità.
Lo stemma della città reca ancora oggi la scritta "Olim Palus" che evoca il nostro passato di "una volta palude". Eppure, sembra che non riusciamo a liberarci completamente da quel "palus", poiché la narrazione dominante rimane ancorata unicamente alla bonifica: il "bonum facere" che ha dominato anche la recente candidatura di Latina a capitale della cultura. È tempo di estendere la nostra memoria collettiva oltre i confini dei 12 anni di Littoria, per abbracciare pienamente e onorare la nostra storia, in maniera condivisa.
Questa non è solo la storia di una città qualsiasi, ma di Latina - Littoria, già Quadrato, "la prediletta del Duce", per citare il titolo di un libro del collega Cesare Bruni. Una città fondata sotto il regime e che non aveva conosciuto la libertà fino a quel fatidico giorno. Perché l’entrata dell’esercito alleato ha aperto a Latina un orizzonte completamente nuovo, un evento che ha anticipato di quasi un anno gli eventi del 25 aprile 1945.
È vero che a Latina non si sono combattute battaglie durante la liberazione, ma ciò non toglie l'importanza di quanto accaduto, che resta una pietra miliare nella storia della nostra città. È trascorso appena un secolo, un lasso di tempo decisamente troppo breve per permetterci di dimenticare. Le testimonianze fotografiche pubblicate dal gruppo "L'altra storia di Latina" in occasione del 25 maggio ne sono una prova, mostrando i luoghi che hanno segnato il passaggio degli alleati a confronto con le loro immagini attuali. Queste immagini raccontano non solo di un passato di oppressione e distruzione ma anche di come la nostra città sia riuscita a evolversi e superare quelle ferite.
Pertanto, spero che i miei colleghi consiglieri possano superare, nel prossimo consiglio, le pregiudiziali chiusure dimostrate precedentemente. Ci siamo dimostrati disponibili ad accettare emendamenti alla mozione, nel caso in cui una diversa formulazione possa servire come punto di incontro. Nel frattempo, invito tutti ad una riflessione matura e prudente, rispettosa di quanto la nostra Costituzione sancisce, anche grazie al sacrificio di coloro che hanno lottato nei giorni bui della guerra, garantendo così la liberazione che oggi abbiamo intenzione di celebrare.
È importante ribadire l'importanza di non solo ricordare ma anche di onorare adeguatamente la nostra storia, affinché possiamo continuare a costruire un futuro fondato sulla verità e sul rispetto reciproco.
Daniela Fiore